L´ agricoltore il più grande lavoro sulla terra "intervista a Andrea Locci"
01-01-2014 10:42 - News Generiche
Andrea Locci - Locci Agricoltura – Castelfiorentino (Fi)
Nel territorio del Chianti fiorentino, a pochi passi dal Gallo Nero, Montalcino e Montepulciano, Locci Agricoltura è dal 1964 un punto di riferimento per l’enologia e non solo.
L’agricoltore trova in questa rivendita di prodotti agricoli un centro di assistenza qualificata e capace di risolvere le problematiche legate al mercato e alla stagionalità delle colture. Il camper è arrivato qui per sentire come cambia anche questo servizio.
A questo proposito parla Andrea Locci, giovane perito agrario che insieme alla sorella Marta e al fratello Marco ha rinnovato questa attività «perché l’agricoltura deve essere sempre aggiornata e i fornitori devono stare al pass», esordisce l’imprenditore fiorentino. «La nostra filosofia – spiega Andrea – è da sempre quella di fornire le aziende in maniera attenta sia dal punto di vista professionale che ambientale e per fare questo io personalmente rivendo prodotti che abbiano dei parametri particolari perché non dobbiamo dimenticarci che l’agricoltore è la prima persona nella filiera a dover tutelare il patrimonio per tutti fondamentale: la terra».
«Dopo un abbandono parziale alla professione – continua Locci – abbiamo assistito a un ritorno a questo mestiere, soprattutto da parte dei giovani e questo perché ormai anche l’opinione pubblica sa che un imprenditore agricolo parte da basi manageriali di tutto riguardo rispetto a qualsiasi altro mestiere».
Il ritorno dei giovani è anche l’elemento che più avrebbe aiutato l’agricoltura a migliorare. «L’agricoltura di oggi e domani è basata sul concetto di qualità – spiega ancora Locci – e per fare prodotti di questo genere occorre avere una preparazione importante e soprattutto a livello imprenditoriale, basandosi su investimenti programmati, per quanto l’agricoltura lo permetta, e soprattutto guardando a un profitto nel tempo».
E la professione che svolge la famiglia Locci come cambia?
«Noi per primi dobbiamo saper consigliare al meglio l’agricoltore – dice il titolare dell’azienda – a partire per esempio dalla scelta dei prodotti da utilizzare: oggi si può risparmiare programmando interventi in campo e il risparmio non è solo economico, di forza lavoro e di tempo, ma anche sull’ambiente, perché l’agricoltore di oggi sa che quello che produce è qualcosa che va a finire in un modo o nell’altro nella catena alimentare».
E domani che succederà?
«Io mi aspetto nuove aziende agricole – conclude Andrea Locci – formate da giovani che hanno idee nuove su come promuovere e vendere i prodotti della terra».
Alessandro Maurilli
www.il-piu-grande-lavoro-sulla-terra.it/interviste_2/centro_italia/interviste/agricoltour_2014___basf___andrea_locci___locci_agricoltura___castelfiorentino__fi_.html
Fonte: BASF
Nel territorio del Chianti fiorentino, a pochi passi dal Gallo Nero, Montalcino e Montepulciano, Locci Agricoltura è dal 1964 un punto di riferimento per l’enologia e non solo.
L’agricoltore trova in questa rivendita di prodotti agricoli un centro di assistenza qualificata e capace di risolvere le problematiche legate al mercato e alla stagionalità delle colture. Il camper è arrivato qui per sentire come cambia anche questo servizio.
A questo proposito parla Andrea Locci, giovane perito agrario che insieme alla sorella Marta e al fratello Marco ha rinnovato questa attività «perché l’agricoltura deve essere sempre aggiornata e i fornitori devono stare al pass», esordisce l’imprenditore fiorentino. «La nostra filosofia – spiega Andrea – è da sempre quella di fornire le aziende in maniera attenta sia dal punto di vista professionale che ambientale e per fare questo io personalmente rivendo prodotti che abbiano dei parametri particolari perché non dobbiamo dimenticarci che l’agricoltore è la prima persona nella filiera a dover tutelare il patrimonio per tutti fondamentale: la terra».
«Dopo un abbandono parziale alla professione – continua Locci – abbiamo assistito a un ritorno a questo mestiere, soprattutto da parte dei giovani e questo perché ormai anche l’opinione pubblica sa che un imprenditore agricolo parte da basi manageriali di tutto riguardo rispetto a qualsiasi altro mestiere».
Il ritorno dei giovani è anche l’elemento che più avrebbe aiutato l’agricoltura a migliorare. «L’agricoltura di oggi e domani è basata sul concetto di qualità – spiega ancora Locci – e per fare prodotti di questo genere occorre avere una preparazione importante e soprattutto a livello imprenditoriale, basandosi su investimenti programmati, per quanto l’agricoltura lo permetta, e soprattutto guardando a un profitto nel tempo».
E la professione che svolge la famiglia Locci come cambia?
«Noi per primi dobbiamo saper consigliare al meglio l’agricoltore – dice il titolare dell’azienda – a partire per esempio dalla scelta dei prodotti da utilizzare: oggi si può risparmiare programmando interventi in campo e il risparmio non è solo economico, di forza lavoro e di tempo, ma anche sull’ambiente, perché l’agricoltore di oggi sa che quello che produce è qualcosa che va a finire in un modo o nell’altro nella catena alimentare».
E domani che succederà?
«Io mi aspetto nuove aziende agricole – conclude Andrea Locci – formate da giovani che hanno idee nuove su come promuovere e vendere i prodotti della terra».
Alessandro Maurilli
www.il-piu-grande-lavoro-sulla-terra.it/interviste_2/centro_italia/interviste/agricoltour_2014___basf___andrea_locci___locci_agricoltura___castelfiorentino__fi_.html
Fonte: BASF
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