14 Marzo 2025
visibility

Materiali impianto del vigneto

Dimensione: 9,60 MB
Barbatelle

La LOCCI agricoltura commercializza barbatelle di ogni varietà, nazionali e internazionali, ottenute dalle migliori selezioni genetiche, cloni e portainnesto, rispondenti alle diverse esigenze di prodotto e territorio. Particolare attenzione è posta sulle varietà autoctone regionali, grazie alla ricerca e alla selezione dei migliori biotipi. La messa a dimora può essere eseguita con macchine trapiantatrici di precisione con controllo satellitare, oppure in modo tradizionale – a mano – con personale specializzato. Dopo la messa a dimora delle barbatelle, lo staff LOCCI agricoltura procede con diversi sopralluoghi nel nuovo vigneto per verificare il buon attecchimento e la salute delle piante, offrendo la migliore consulenza per tutte le fasi di gestione e manutenzione dell’impianto fino alla produzione.

Affidarsi a LOCCI agricoltura per la scelta delle barbatelle significa ottenere qualità, affidabilità e successo


DISPONIBILITA’ DI BARBATELLE
Innestate certificate
Innestate doppio spacco
PIWI
In vasetto
Barbatelloni
Certificate BIO








Per piantare le barbatelle si consiglia di:




  • Immergere in acqua per almeno 12 ore in modo da consentire la reidratazione dei tessuti dopo il periodo di trasporto e conservazione. Se il metodo d'impianto lo consente, lasciare le radici lunghe 8-10 cm.
  • Lasciare il punto d'innesto 5 cm sopra il livello del terreno per evitare fenomeni di asfissia radicale e affrancamento della marza
  • Assicurarsi che la barbatella sia ben rincalzata nel terreno
Stimolo dello sviluppo radicale e della pianta

Periodo.

Prodotto.

Base 1.000 barbatelle.

Note.







PRE-IMPIANTO




Zaffardatura Barbatelle









EURORADIX

+

MICOTRIC L

+

EUROMOLIB

.

N. 1 BUSTINA



1 Kg



250 gr

In vasca con minimo
lt. 100 di acqua o superiori.




Tempo di contatto minimo
12 h, massimo 24 h.

Impianto tardivo delle barbatelle: indicazioni tecniche per una corretta gestione nelle fasi di pre impianto e post impianto.


L’impianto tardivo (dal 15 maggio circa in poi) non è raccomandabile in quanto la primavera volge al termine e con essa le temperature miti e le piogge utili ad un rapido affrancamento radicale. Ricordiamo che nel ciclo annuale della vite due sono i picchi di sviluppo radicale: la primavera e l’autunno. L’impianto tardivo ritarda fortemente la pianta accorciandone il ciclo ed esponendola, in momenti inopportuni, sia a crisi idrica che a forti attacchi peronosporici di tarda estate riducendo i livelli di lignificazione e agostamento e di conseguenza la sopportazione al rigore invernale.
Con attenti accorgimenti si possono tuttavia ottenere un buon attecchimento e sviluppo se l’impianto è fatto entro la metà di giugno. Di seguito vengono fornite indicazioni su come operare correttamente per ottenere risultati soddisfacenti.

INDICAZIONI TECNICO-PRATICHE PER LA POSA TARDIVA DELLE BARBATELLE

Prima della posa a dimora, le barbatelle vanno reidratate, in acqua, per almeno 24/36 ore mediante totale immersione e solo dopo vanno accorciate le radici lasciando comunque una lunghezza abbondante di almeno 10 cm. Evitare di esporre le radici al sole in quanto la conseguente disidratazione delle stesse, a maggior ragione in presenza di temperature elevate, potrebbe essere letale per le piante.
La posa deve garantire un interramento di almeno 20 cm distribuendo la radice in modo radiale nella buca di posa.
Nel caso di posa a macchina ed in terreni pesanti bisogna, in maniera immediata, cercare di fare aderire, all’apparato radicale, le pareti del taglio effettuato dal vomere della trapiantatrice. Tale operazione può essere effettuata “calpestando” con un trattore a ruote strette i lati del filare a ridosso della piantina, oppure costipando il suolo in prossimità della stessa con un manico.
Appena poste a dimora si deve procedere con un’abbondante irrigazione, possibilmente per aspersione a pieno campo, con volumi d’acqua che distribuiscano sul terreno non meno di 40 mm. Qualora si proceda ad una irrigazione localizzata si devono apportare 6/8 litri d’acqua per ogni pianta e da ripetere dopo 3/4 giorni dalla prima fino alla conclusione della fase del germogliamento per agevolare una rapida ed omogenea ripresa vegetativa.
Non appena vi sia la ripresa vegetativa della barbatella e con germogli di 5-8 cm si deve procedere ai trattamenti antiparassitari contro peronospora, oidio ed insetti dannosi (soprattutto cicaline), onde garantire un’adeguata funzionalità fogliare importantissima nel raggiungimento dell’adeguato livello di lignificazione dei germogli a divenire tralci. Tralci correttamente lignificati garantiscono la pianta nel superamento dei freddi invernali
Qualora non vengano rispettate completamente le sovraesposte regole, sussiste la possibilità di mancati attecchimenti estivi e morti inaspettate durante l’inverno successivo al trapianto non imputabili al materiale fornito.


Impianto dei vasetti: indicazioni tecniche per una corretta gestione

nelle fasi di pre impianto e post impianto.


La tecnica del “cartonaggio” meglio conosciuta come produzione in vasetto, prevede la fornitura di una pianta di vite, ovvero barbatella, ottenuta nello stesso anno di posa in vigna ed è caratterizzata da un apparato radicale di recente costituzione sviluppato in un vasetto di torba e terriccio adatto a tale sviluppo, un portinnesto e un nesto saldato attraverso un callo di nuova costituzione.
Dal nesto escono uno o più germogli a garanzia di uno sviluppo fisiologico dello stesso soggetto. La pianta, nonostante la sua giovanilità, è
caratterizzata da uno sviluppo del tutto normale nell’assorbimento radicale, nel trasporto di linfa e nell’emissione di nuovi germogli, tuttavia rappresenta materiale delicato che necessita di cure attente ed esperte da parte dell’acquirente.

GESTIONE AZIENDALE DEL VASETTO DA PARTE DEL CLIENTE


Le piante in attesa di trapianto possono essere stoccate in azienda al massimo per circa un paio di settimane e dopo tale periodo è necessario il trapianto onde non stressare eccessivamente l’apparato radicale.

Evitare di esporre le radici al sole in quanto la conseguente disidratazione delle stesse, a maggior ragione in presenza di temperature elevate, potrebbe essere letale per le piante.

Le piante dovranno essere stoccate in ambiente luminoso ma non sotto la luce solare diretta, ad esempio un porticato aperto.

Durante questa fase, se necessario, è bene provvedere con un’irrigazione, possibilmente sotto chioma senza bagnare l’apparato fogliare.

Prima del trapianto è consigliabile effettuare un trattamento antiperonosporico e antioidico in modo da mettere in ambiente piante protette e con superficie fogliare maggiormente indurita.

È consigliabile, nel caso di trapianto in stagione avanzata ovvero tarda primavera ed in presenza di temperature estive, ridurre l’apparato fogliare cimando la giovane piantina e lasciando 2-3 foglie di adeguata dimensione.

A distanza di poche ore (massimo mezza giornata) procedere ad irrigare i vasetti appena trapiantati con 5/10 litri di acqua per vasetto. Procedere alla prima irrigazione anche nel caso di terreni già umidi.

Successivamente alla prima irrigazione continuare ad irrigare i vasetti modificando gli intervalli in base al tipo di terreno ed eventuali eventi piovosi.

I vasetti sono sensibili alla siccità per circa 60 gg dalla fase di impianto successivamente vanno trattati come normali barbatelle.

Dopo il trapianto iniziare una corretta difesa fitosanitaria contro la peronospora, oidio ed insetti dannosi seguendo, per quest’ultimi, le disposizioni regionali.

Continuare con la difesa contro la peronospora fino a fine settembre/metà ottobre in modo da conservare funzionale l’apparato fogliare garantendo il corretto “agostamento” o lignificazione.

Evitare il primo anno inopportune fertilizzazioni. Ed Evitare il primo anno all’impiego di principi attivi diserbanti, sistemici o residuali, sostituendoli con gestione meccanica del sottofila e interfila.







ORGASYL BIO. Terriccio Biologico Per Piantumazione
ORGASYL è un terriccio al 100% naturale che risponde alle esigenze dei professionisti per la piantumazione e la manutenzione degli spazi verdi (fiori e aiuole, alberi e arbusti, piante ornamentali).

ORGASYL è un terriccio professionale elaborato partendo da un supporto coltura professionale composto da torba di sfagno, torba nera, fibre e scaglie di cocco con cortecce compostate. Questa formulazione specifica offre con la sua struttura fibrosa e porosa una circolazione dell’acqua e dell’aria con una forte capacità di stoccaggio (idrico e minerale).

Prove di Comparazione: su terreno argilloso

terra – terra con fertilizzante organico – terreno con ORGASYL

Pali di sostegno in legno
Pali in pino
Impregnato con Sali che ne garantiscono la durata.
Il palo in legno è pratico e facile da installare e al tempo stesso grazie alla sua elasticità permette un ottimo impiego per la raccolta meccanizzata e la potatura

Pali in pino “Stebo”
Impregnato con Sali che ne garantiscono la durata. STEBO, leader sul mercato, fornisce garanzia di durata di 15 anni, contrassegnando ogni palo con il proprio marchio.


Pali in Castagno
I pali si presentano scortecciati ed appuntiti. Su richiesta è possibile averli anche catramati o trattati con sali


Pali in Acacia
I pali si presentano scortecciati ed appuntiti. Su richiesta è possibile averli anche catramati o trattati con sali


Pali in Pino Torniti
pali si presentano torniti senza punta trattati in autoclave. Intero o tagliato a mezzo
Pali di sostegno in Metallo

Zincatura
I pali sono offerti con zincatura a caldo singola o zincatura a caldo continua.

La ZINCATURA A CALDO SINGOLA e la ZINCATURA A CALDO CONTINUA.


Nella ZINCATURA A CALDO SINGOLA (a norma DIN EN ISO 1461) si parla di un procedimento di protezione discontinuo nel quale, dopo la profilatura, i pali da vigna ancora grezzi vengono immersi singolarmente nello zinco fuso. Ciò presenta il vantaggio che tutti i bordi di taglio vengono rivestiti di zinco.
Lo spessore locale dello strato¹ del rivestimento di zinco è in questo caso di 45 µm. Nella pratica vengono misurati spessori di strato¹ compresi tra 60 µm e 80 µm. La superficie zincata in questo modo resiste per anni al vento e alle intemperie e garantisce una durata molto superiore ad una rigenerazione.

Nella ZINCATURA A CALDO CONTINUA (a norma DIN EN 10346) alla bandella viene applicato in impianti speciali un rivestimento di zinco mediante zinco fuso, con un processo continuo. Ciò viene denominato procedimento di protezione continuo. Lavoriamo principalmente bandella zincata a caldo con un rivestimento di zinco di 275 g/m² su entrambi i lati (Z 275). Lo spessore locale dello strato¹ del rivestimento di zinco è in questo caso di 15 µm. Nella pratica vengono misurati spessori di strato compresi tra 20 µm e 25 µm.

Il passaggio di lavoro supplementare e il rivestimento di zinco più spesso fanno sì che i costi di un palo con zincatura a caldo singola siano in media del 20% - 30% superiori rispetto a quelli di un palo zincato a caldo in continuo. Se si considera la vita utile di un vigneto, che è di 25 - 35 anni, bisognerebbe valutare con la massima precisione il fattore costi-benefici.

spessore locale dello strato¹: valore medio dello spessore dello strato basato su un numero determinato di misurazioni singole effettuate in una superficie di riferimento nel corso di un esame magnetico o valore singolo di un esame gravimetrico

Garanzia
Se nonostante la maggiore accuratezza possibile dovessero presentarsi difetti di materiale o lavorazione, prestiamo una garanzia sulla qualità degli articoli forniti in base alle regole delle leggi che governano la compravendita e in conformità a quanto disposto dalle nostre Condizioni generali di vendita e consegna. Sono esclusi da ogni garanzia i prodotti con la denominazione "Articolo speciale" e "2ª scelta", nonché i danni riconducibili ad uso improprio, usura normale, effetto di sostanze chimiche o forza maggiore.
Le indicazioni seguenti si applicano all'ulteriore utilizzo dei pali da vigna da voi acquistati. Per i danni riconducibili alla mancata osservanza di queste indicazioni non viene prestata di solito alcuna garanzia.
Per evitare danni alla testata quando si conficca il palo martellandolo o esercitandovi pressione, utilizzare una calotta di protezione adatta. In caso di terreno pietroso o molto ghiaioso, praticare appositi fori preliminari. Bisogna inoltre verificare in che misura lo strato di zinco venga danneggiato da ghiaia o simili quando si conficca il palo martellandolo o esercitandovi pressione. Se lo strato di zinco è fortemente danneggiato, adottare misure preventive (ad es. un'immersione supplementare della zona inferiore del palo in bitume liquido). Questa misura preventiva è raccomandata anche in presenza di terreno acido o di posizioni esposte ad umidità continua.
Se si conservano i pali a lungo prima di utilizzarli, assicurare uno scarico sufficiente dell'acqua e una buona ventilazione. Inoltre è preferibile non conservare concimi nelle immediate vicinanze, poiché in presenza di umidità ristagnante possono danneggiare lo strato di zinco. Bisognerebbe anche rimuovere regolarmente i depositi di rami, pigne o foglie, che di solito, anche se non danneggiano lo strato di zinco, causano scolorimenti antiestetici.
Se quando si conficca il palo martellandolo o esercitandovi pressione o durante la successiva lavorazione meccanica lo strato di zinco dovesse risultare leggermente danneggiato, di solito ciò non porta a ulteriori danni. Il cosiddetto effetto di protezione catodico impedisce che il palo si arrugginisca. Rimuovere meccanicamente la ruggine causata da danni maggiori e ritoccare il punto danneggiato con vernice speciale a base di zinco.
Nelle posizioni esposte al vento occorre assicurarsi di collocare a distanza più breve i pali delle prime file esposte al vento, e anche di conficcarli più a fondo. Altrimenti vi è il rischio che i pali si inclinino o addirittura si spezzino in casi estremi. Inoltre raccomandiamo di utilizzare in questa zona un profilo più robusto o un materiale di spessore maggiore.


Pali interfilare Palo C
Il segno distintivo del palo C sono i ganci esterni, che vengono forati obliquamente e poi raddrizzati. Questo agevola il lavoro in vigna facendo sì che i ganci non si incastrino nei fori durante le lavorazioni meccaniche nel vigneto. Un'ulteriore bordatura conferisce ai ganci una stabilità molto elevata.
Da ciò derivano i quattro fondamentali vantaggi dei pali della serie C:
· i ganci non possono essere ripiegati nel foro di fustellatura dalla vendemmiatrice
· una nervatura fornisce ai ganci la massima stabilità
· il filo metallico si posiziona perfettamente nei ganci: i fili metallici escono meno facilmente dalla loro sede
· impiego senza problemi di sfogliatrici
Grazie alla sua natura, il palo artos C è ideale per la lavorazione sia manuale che meccanica nei vigneti.

Caratteristiche

Spessori /Kg per metro

Zincato a caldo

Pre-zincato

Cor-ten

C40

1,60mm / 1,43kg
1,90mm / 1,72kg
2,10mm / 1,91kg

1,50mm / 1,34kg
1,80mm / 1,61kg
2,00mm / 1,79kg

1,80mm / 1,61kg
2,00mm / 1,79kg

C50

1,60mm / 1,56kg
1,90mm / 1,87kg
2,10mm / 2,08kg

1,50mm / 1,46kg
1,80mm / 1,75kg
2,00mm / 1,95kg

1,80mm / 1,75kg
2,00mm / 1,95kg

C60

1,60mm / 1,70kg
1,90mm / 2,04kg
2,10mm / 2,27kg

1,50mm / 1,59kg
1,80mm / 1,91kg
2,00mm / 2,12kg

1,80mm / 1,91kg
2,00mm / 2,12kg

Altezze standard
C40
C50
C60


1800 - 2300 mm
2000 - 2700 mm
2300 - 2700 mm

Larghezza
C40
C50
C60


114 mm
124 mm
135 mm

Larghezza

zincato a caldo (HDG), pre-zincato (SG), acciaio resistente alle intemperie cor-ten (C-Type)

Ganci

esterni, distanza standard 70 mm e 100 mm





Dimensioni


Profondità consigliata nel terreno

Altezza palo (mm)

Profondità consigliata (mm)

1800 - 2000

550 - 600

2100 - 2300

600 - 650

2400 - 2500

650 - 700

2600 - 2700

750 - 800


Il palo C è prodotto in tre larghezze (C40/C50/C60) e tre spessori di acciaio (1,5/1,8/2,0 mm). Grazie alla sua forma, il palo offre un'elevata stabilità e una solida tenuta (base) a terra.

Larghezze del profilo:

C40
- Larghezza del profilo 40 mm, principalmente per sistemi di allevamento relativamente bassi ecc.
C50 - Larghezza del profilo 50 mm, un palo perfetto per qualsiasi esigenza
C60 - Larghezza del profilo 60 mm, per le più elevate necessità di stabilità e resistenza.














Palo E


La singolare forma del profilo conferisce al palo E un'elevata stabilità e un'elevata rigidità torsionale.
Per soddisfare le più svariate esigenze, offriamo il palo E di artos con 3 diversi tipi di asole/ganci interni e 4 larghezze di profilo. Questi pali sono particolarmente stabili grazie alla speciale profilatura e sono in grado di resistere a qualsiasi sollecitazione.

A seconda della forma del gancio, sono adatti per una gestione dei fili sia fissi che mobili

Larghezza del profilo:

E45 - Larghezza 45 mm per vigneti relativamente bassi e terreni con molto scheletro.
E50 - Larghezza 50 mm, impiego versatile per le più svariate forme di allevamento
E55 - Larghezza 55 mm, il tuttofare, elevata stabilità e resistenza
E60 - Larghezza 60 mm, per le massime esigenze

Caratteristiche

pessori /kg per metro

Zincato a caldo

Pre-zincato

Cor-ten

E45
E50
E55
E60

1,60 mm/1,39 kg
1,60 mm/1,44 kg
1,60 mm/1,52 kg
1,60 mm/1,58 kg

1,50 mm/1,29 kg
1,50 mm/1,34 kg
1,50 mm/1,41 kg
1,50 mm/1,47 kg

1,50 mm/1,29 kg
1,50 mm/1,34 kg
1,50 mm/1,41 kg
1,50 mm/1,47 kg

Altezza standard
E45
E50
E55
E60


1800 - 2300 mm
1800 - 2300 mm
2300 - 2700 mm
2300 - 2700 mm

Larghezza
E45
E50
E55
E60


114 mm
118 mm
124 mm
128 mm

Rivestimenti disponibili

Zincato a caldo (HDG), pre-zincato (SG), acciaio resistente alle intemperie cor-ten (C-Type)

Ganci

Interni, distanza standard 100 mm

Dimensioni

Profondità consigliata nel terreno
Altezza del palo (mm)

Profondità consigliate (mm)

1800 - 2300

600

2400

650

2500

700

2600 - 2700

750 - 800


artos Palo E Gancio



Palo D

Il palo D è caratterizzato da un'elevata stabilità e resistenza, che si ottiene grazie alla grande sezione trasversale e ad una (solida base) a terra.
Il palo artos D è prodotto in diversi spessori di acciao, lunghezze e con 3 diverse forme di asole.
Per soddisfare tutte le esigenze, diamo la possibilità al cliente di scegliere la disposizione e le forme delle singole asole, in modo tale da adattarle al meglio alle esigenze del proprio vigneto


artos Palo D - Gancio


Caratteristiche
Spessori /Kg per metro

Zincato a caldo

Pre-zincato

Cor-ten



1,60 mm/1,75 kg
1,90 mm/2,11 kg
2,10 mm/2,35 kg

1,50 mm/1,63 kg
1,80 mm/1,97 kg
2,00 mm/2,19 kg

1,50 mm/1,63 kg
1,80 mm/1,97 kg
2,00 mm/2,19 kg

Altezze standard

2000 - 2700 mm

Larghezza

143 mm

Rivestimenti disponibili

Zincato a caldo (HDG), pre-zincato (SG), acciaio resistente alle intemperie cor-ten (C-Type)

Ganci

Interni, distanza standard 100 mm


Dimensioni


Profondità consigliata nel terreno
Altezza del palo (mm)

Profondità consigliate (mm)

2000 - 2300

600

2400

650

2500

700

2600 - 2700

750 – 800


PALI TESTATA

Palo di testa C60
Con la sua larghezza posteriore e il corrispondente perfetto adattamento al terreno, il palo di testa artos C60 è un’ottima alternativa.
Nella versione standard, 14 coppie di ganci ad una distanza di 100 mm e 7 fori posteriori ad una distanza di 200 mm offrono un'ampia gamma di opzioni di bloccaggio. L'uso dei supporti per ganci esterni consente di fissare i fili agevolmente
Caratteristiche

Spessori /Kg per metro

Zincato a caldo

Pre-zincato

Cor-ten



1,60 mm/1,98 kg
1,90 mm/2,34 kg
2,10 mm/2,58 kg

1,80 mm/1,91 kg
2,00 mm/2,12 kg

1,80 mm/1,91 kg
2,00 mm/2,12 kg

Altezza standard

2300 - 2700 mm

Larghezza

135 mm

Rivestimenti disponibili

Zincato a caldo (HDG), Pre-zincato (SG), acciaio resistente alle intemperie cor-ten (C-Type)

Ganci

esterni, Distanza 100 mm

Dimensioni


Profondità consigliata nel terreno

Altezza del palo (mm)

Profondità consigliate (mm)

2300 - 2500

900

2600 - 2700

950


Palo di testa EP56
Il palo di testa artos EP56 è stato sviluppato appositamente per un impiego dinamico in viticoltura e per una elevata richiesta di stabilità. Il lato posteriore è forato verticalmente per facilitare il fissaggio dell’ancoraggio, e lateralmente per una gestione ottimale dei fili sia fissi che mobili.
La tensione dinamica dei fili alternati e delle coppie può essere realizzata con accessori appositamente sviluppati.


Caratteristiche

Spessori /Kg per metro

Zincato a caldo

Pre-zincato

C-ten



2,00 mm/3,17 kg
2,20 mm/3,52 kg
2,70 mm/4,42 kg

1,80 mm/3,00 kg
2,00 mm/3,33 kg
2,50 mm/4,16 kg

1,80 mm/3,00 kg
2,00 mm/3,33 kg
2,50 mm/4,16 kg

Altezze standard

2500 - 3000 mm

Larghezza

212 mm

Rivestimenti disponibili

Zincato a caldo (HDG), pre-zincato (SG), acciaio resistente alle intemperie cor-ten (tipo C- Type)

Dimensioni



Profondità consigliata nel terreno
Altezza del palo (mm)

Profondità consigliate (mm)

2500

900

2600 - 3000

950



Filo

Filo Ferro Zinco Alluminio

FILAR AL 900
Allungamento 5%
Si tratta di filo per vigneto completo di rivestimento in zinco+alluminio di alto spessore che garantisce una elevata resistenza alla trazione ed all’allungamento.
La particolarità risiede nel rivestimento GALVALID effettuto in lega eutettica: 95% zinco e 5% alluminio.

La sua durata è straordinaria: eccellente resistenza alla corrosione si unisce alla perfetta aderenza del rivestimento nonché alla protezione catodica.

È un modello perfetto per la vendemmia meccanizzata: non richiede infatti ritensionature periodiche .



Filo LEGAINOX
Dall’esperienza Vignetinox nasce questo filo realizzato in una lega di acciaio che ha trovato subito il parere favorevole del viticoltore, per le sue prestazioni paragonabili ai fili inox ad un prezzo favorevole.





Tutori


Tutori in ferro Nervato

Lunghissima durata
Adatti per le lavorazioni interfilari
Vari diametri e lunghezze.


Canne di Bamboo

Rispetto dell'ambiente: il bamboo è un materiale naturale
che non presenta controindicazioni dal punto di vista ecologico
Risparmio: è il tutore più economico presente sul mercato
Vari diametri e lunghezze


Tutori in acacia

Rispetto dell'ambiente
Il tutore in legno di maggior durata
Notevole vantaggio estetico
Disponibile nelle sezioni 2,0x2,0 e 2,5x2,5 cm.
Varie altezze


Tenditori e Ancoraggi


Tendifilo GIRASOLE

Tendifilo Girasole in pressofusione di alluminio con bloccaggio in acciaio inox: da utilizzare su fili con Ø massimo di mm 3,00

Giuntafilo GRIPPLE

Strumento automatico utile alla giunzione dei fili.
Nel punto di unione mantiene la stessa resistenza del filo.

Può essere utilizzato anche come sistema di tesatura dei capitesta.


Catenelle Crapal

Serve per tendere o allentare la coppia di fili mobili sia nelle operazioni manuali che meccaniche


Catenelle Crapal

Serve per tendere o allentare la coppia di fili mobili sia nelle operazioni manuali che meccaniche


Anchor Fast WOOD & METAL

Un sistema per legare molto velocemente l’occhiello dell’ancora con il palo di testata.

È costituito da una fune di acciaio inossidabile e da un tenditore Gripple di grosse dimensioni ed in grado di reggere carichi elevati.


Ancore

Ancore ad elica zincata.

Disponibile in due modelli per i diversi impianti.

Ancora con piastra di cemento

Armata e vibrata

Legacci

Art. 23 ZAVA
Distanziatore a molla per palo legno.
In acciaio inossidabile sagomato .
Su richiesta possono essere prodotti per qualsiasi tipo di palo a campione.

ART.23C/PLUS
Distanziatore a molla per palo legno.
In acciaio inossidabile sagomato

ART.DZ0
Distanziatore a Molla per palo ferro.
In acciaio inossidabile sagomato .
Su richiesta possono essere prodotti per qualsiasi tipo di palo a campione.


Legaccio per tondino “LIVIO”
Permette un solido fissaggio dei tondini sul filo.
Ideale per la raccolta meccanica, perché non si sgancia.
Disponibile in acciaio inox e zincato

Distanziatori


Art. 23 ZAVA
Distanziatore a molla per palo legno.
In acciaio inossidabile sagomato .
Su richiesta possono essere prodotti per qualsiasi tipo di palo a campione.
ART.23C/PLUS
Distanziatore a molla per palo legno.
In acciaio inossidabile sagomato
ART.DZ0
Distanziatore a Molla per palo ferro.
In acciaio inossidabile sagomato .
Su richiesta possono essere prodotti per qualsiasi tipo di palo a campione.
ART.DZ1
Distanziatore a Molla per palo ferro.
In acciaio inossidabile sagomato .
Su richiesta possono essere prodotti per qualsiasi tipo di palo a campione.

Chiodi e Cambrette
Arpetta Arpione CRAPAL
Rivestimento Crapal Optimum
Arpetta Inox Art 33

Dal particolare profilo ad arpione, è in acciaio inox ad alta resistenza.
Arpetta FENOX
In acciaio galvanizzato
Chiodo per Catanelle CRAPAL
Rivestimento Crapal Optimum
Chiodo distanziatore CRAPAL
Rivestimento Crapal Optimum
Chiodo distanziatore FENOX
In acciaio galvanizzato, il chiodo per fili doppi serve per creare sui pali di legno una mensola di appoggio per i fili metallici dell'impianto che vengono sollevati per la palizzatura manuale dei germogli.
Le arpionature impediscono la fuoriuscita del chiodo dal legno.

Shelter
Di sezione quadrata, hanno il lato di 10 cm. con una altezza di 40 cm.
OSO Di sezione tonda diametro 8. Ecovine Di sezione tonda h. 50 diam. 8

Accessori
Gancio Unione PVC
Resistente ai raggi UVA con dispositivo antisgancio sul filo
Gancio unione Fenox
Prodotto a base di fibre di legno pressate, senza aggiunta di colla o leganti sintetici.
Questi ganci completamente biodegradabili sono costituiti da materiali privi di metalli pesanti e inoltre non ossidano i fili metallici dell'impianto.
Elastici Bandex
Le nuovissime ancorette in gomma, riutilizzabili, con protezione anti-UV, si adattano perfettamente alla crescita della pianta e si applicano in un istante senza nodi. Il legaccio elastico perfetto: veloce, duraturo ed economico


Matassine Filo inox Ricotto
Pratico dispensatore di filo ricotto, ideale per piccoli interventi di legatura.
Dispenser: 50 mt di filo da diam. 1,00 mm
Ago
Ago posa barbatelle.
Tenditore per Gripple
Questo strumento è dotato di un indicatore di carico per applicare una tensione fino a 400 kg con il minimo sforzo, garantendo risultati costanti ogni volta. Per trarre il meglio dai vigneti o recinti, occorre rispettare la tensione ottimale dei fili metallici.
Pinza legatrice
Strumento di semplice utilizzo per legature veloci negli impianti.
A completamento vengono forniti:
Lame in confezione, Nastri , Punti
Tubetto agricolo
Tubetto agricolo uso alimentare per legature. Maggior elasticità e morbido per legature ottime ed economiche



LA CONCIMAZIONE DI IMPIANTO




La concimazione di fondo, praticata prima dell’aratura profonda, serve per dotare gli strati profondi del terreno soprattutto di sostanza organica e di elementi poco mobili, come Potassio e Fosforo.
Nella determinazione del quantitativo da somministrare con la concimazione di fondo occorre tenere conto dei seguenti elementi:


· profondità del suolo esplorata dalle radici: la concimazione sarà quantitativamente inferiore in un suolo profondo che in uno molto profondo;

· contenuto in elementi grossolani del terreno: se il terreno ha molto scheletro, occorre ridurre proporzionalmente la dosi normalmente adottate;

· precedenti colturali: se il vigneto segue ad erba medica occorre eseguire un’elevatissima concimazione d’impianto con Potassio;

· pH del suolo: se il terreno presenta valori di pH uguali o inferiori a 5,5 occorre aggiungere alla concimazione di fondo un ammendante calciomagnesiaco per elevare il pH;

· sensibilità del terreno alla siccità: nei suoli dove la siccità rappresenta un problema, la concimazione potassica di fondo è indispensabile per mettere Potassio e Fosforo in immediata prossimità delle radici della vite ed evitare quindi i fenomeni di carenza (potassica soprattutto) causati dall’eccessivo disseccamento della parte superficiale del terreno, quando le estati decorrono eccessivamente secche;

· stima delle quantità di elementi da somministrare in funzione dei risultati dell’analisi del terreno: i risultati analitici più importanti al fine di impostare una corretta concimazione potassica di fondo sono: la Capacità di Scambio Cationico, i livelli di P2O5, K2O e MgO, il contenuto di sostanza organica, il contenuto di carbonati.


In un terreno sciolto, cioè poco dotato di colloidi argillosi, gli elementi minerali si spostano facilmente dagli strati più superficiali del suolo a quelli più profondi non appena si solubilizzano a seguito delle piogge.
Questo avviene non solo per l’Azoto, ma anche per il Fosforo e il Potassio che vengono facilmente trasferiti in profondità e pertanto allontanati dallo strato di terreno che sarà maggiormente esplorato dalle radice della vite.

Nei terreni a tessitura sciolta è meglio impiegare concimi organici o misto-organici, meno dilavabili, che migliorano anche il trattenimento dell’acqua.
La concimazione minerale può essere attuata nel momento del bisogno, poiché è veloce l’approfondimento dei minerali.

Nei suoli più compatti, ricchi di argilla, mentre l’Azoto si muove facilmente, come nei terreni sciolti, il Fosforo e il Potassio vengono fortemente trattenuti e bloccati dalle particelle argillose. E’ quindi necessario che in questi terreni durante la concimazione di fondo i primi 60-70 cm di terreno vengano sufficientemente riforniti di Fosforo e Potassio, perché con la concimazione di produzione si arricchirà progressivamente solo lo strato più superficiale di terreno.
Nella fase di reimpianto, quindi, in entrambe le situazioni, non bisogna somministrare concimi contenenti Azoto a pronto effetto, che verrebbe dilavato rapidamente, in considerazione anche dell’epoca di distribuzione che è autunnale. Dato che con la concimazione di fondo si vuole costituire una riserva, le dosi sono necessariamente elevate, ma comunque il relazione ai dati delle analisi del terreno: 300-400 q/ha di letame bovino o succedaneo in adeguate proporzioni; 50-150 Kg/Ha di P2O5; 150-300 Kg/Ha di K20; 100-200 Kg/Ha di MgO.
Nei terreni a reazione acida o subacida hanno effetto positivo i concimi contenenti Calcio.

FERTILDUNG
Tutto letame umificato per 9 mesi biologicamente attivo.

MANGUSTA 3.5.7
Prodotto organico con base Stallatico più ricco in potassio (K2O) totalmente solubile.
Il Fertilizzante, è ideale o per la concimazione di fondo.

siti web by www.ideositiweb.it
close
ACCEDI

visibility
NON SONO REGISTRATO

crea account
cookie